“La Via Crucis” di Anna Maria Rita Tinari

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Quest’opera ripercorre la via della Croce attraverso passi del Vangelo, ottave in rima baciata, meditazioni e preghiere per ogni singola stazione. L’autrice ci conduce dalla condanna alla crocifissione, fino alla morte e Resurrezione di nostro Signore, nel cammino di salvezza che augura a tutta l’umanità, divisa da lotte e guerre fratricide, affinché possa “risorgere” in un solo popolo. Dopo la silloge “Istantanee. Caporciano, Bominaco e… oltre”, l’autrice prosegue il suo viaggio editoriale e poetico.

Descrizione

Da Metastasio a Mario Luzi, innumerevoli sono i poeti che si sono cimentati con il tema sublime della Passione di Gesù. Anche San Francesco d’Assisi recitava un suo ufficio personale e quotidiano della via crucis e diceva ai frati di erigere croci. Il rito di devozione della Via Crucis o Via Dolorosa, che da secoli accompagna la storia della fede cristiana, viene dalla poetessa Tinari declinato come un vero e proprio pellegrinaggio poetico, ricostruendo in versi e immagini il percorso dell’umanità verso il Golgota, proprio nel periodo della Quaresima 2025. Quest’opera ripercorre la via della Croce attraverso passi del Vangelo, ottave in rima baciata, meditazioni e preghiere per ogni singola stazione. L’autrice ci conduce dalla condanna alla crocifissione, fino alla morte e Resurrezione di nostro Signore, nel cammino di salvezza che augura a tutta l’umanità, divisa da lotte e guerre fratricide, affinché possa “risorgere” in un solo popolo.
Dopo la silloge “Istantanee. Caporciano, Bominaco e… oltre”, l’autrice prosegue il suo viaggio editoriale e poetico.

 

ISBN 9791280328755
In commercio dal 15 marzo 2025

 

Anna Maria Rita Tinari Zimei è nata a Preturo (L’Aquila) il 05/11/1948. Trascorre la sua fanciullezza e frequenta la scuola elementare a Preturo. Dopo aver frequentato la scuola media e conseguito il diploma di scuola media superiore nella sua città natale, studia presso l’Università “D’Annunzio” di Pescara dove si laurea in Lingue e letterature straniere, discutendo una tesi in letteratura americana. Deve la sua passione per questi studi ai suoi docenti, tra i quali Carlo Izzo e Guido Fink. Subito dopo la laurea, consegue l’abilitazione all’insegnamento in diverse discipline ed insegna Lingua e letteratura inglese nelle scuole superiori della sua città. È stata più volte commissaria nei concorsi a cattedra. In pensione dal 2005, si dedica ancor di più alla sua famiglia, al volontariato e alle sue passioni, che, dopo un periodo di coma spirituale, o letargo dell’anima, causato dalla grande tragedia del terremoto, sono tornate più forti di prima. Caduta poi in un secondo letargo dell’anima per la morte del suo compagno di viaggio, si sta dedicando di nuovo alla scrittura creativa. Oltre alle poesie, ha scritto racconti, favole e saggi critici con i quali è presente in alcune antologie. Questa è la sua seconda pubblicazione dopo “Istantanee. Caporciano, Bominaco e… oltre”.

Più volte è stata segnalata in concorsi letterari, se ne riportano alcuni esempi:
Premio per la prosa “Zirè d’oro”, L’Aquila, 1990;
Premio di poesia “Zirè d’oro”, L’Aquila, 2013;
Premio “Sincerità” con il racconto “Il segno di mio padre”, Biella;
Premio “Una lettera d’amore”, nomination originalità;
Premio “Grotte di Stiffe” poesia in dialetto;
Premio “L’amore è gratis”, Pescara, 2017;
Palio di Sant’Agnese, conversazione selezionata e recitata al Ridotto del teatro comunale L’Aquila, 2018.

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